“PER ME SI VA NE LA CITTA’ DOLENTE, PER ME SI VA NE L’ETERNO DOLORE, PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE. GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE: FECEMI LA DIVINA POTESTATE, LA SOMMA SAPIENZA E ‘L PRIMO AMORE. DINANZI A ME NON FUR COSE CREATE SE NON ETERNE, E IO ETERNA DURO. LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE. DANTE ALIGHIERI ”

venerdì 30 settembre 2011

Metallica Live in rio tutto il concerto!!!

Ecco l'intera esibizione dei 'Tallica in terrritorio brasiliano per l'abituale Rock in Rio buona visione e buon ascolto.

giovedì 22 settembre 2011

Opeth la svolta o la fine...

Ciao a tutti (chi ha la bontà e la voglia di leggermi ogni tanto...) era da un po' che non aggiornavo il blog, ma ora eccomi quà. Riprendo analizzando da par mio il nuovo del band svedese a nome "Heritage". il singolo che girava in rete non dava completamente l'idea del cambiamento ormai quasi definitivo nel sound degli Opeth, l'ascolto continuo del nuovo album ci rende una band che partita da un Death di chiara matrice scandinava arricchito da partiture progressive divenute poi il marchio di fabbrica della band si trasforma in una band..... ,Ma (c'è sempre un ma...) l'amore per i '70 e le continue collaborazioni del singer M.Akerfeldt con il cantante dei Porcupine Tree hanno generato una sorta di "morbo", che pian piano album dopo album ha creato una sorta di Mutazione o Evoluzione (per alcuni) nel sound della band, trasformando l'ultima fatica in un omaggio al periodo dei Figli dei Fiori .Premetto una cosa, la nuova svolta stilistica che poi non è una propria svolta ma una lenta trasformazione regala comunque un album stilisticamente pregevole, ben suonato ricco d'atmosfere e potenzialmente fruibile a un audience non solo metallara. La mancanze più evidenti a parer mio si possono notare nell'assenza di parti vocali growl che ben si amalgamavano in passato con il cantato pulito e di pezzi veloci alternati a momenti più slow e progressive, tutto questo farà storcere il naso ai fans di vecchia data ma inevitabilmente avvicinerà altri fans che hanno conosciuto la band svedese da poco e sopratutto dagli ultimi lavori. Questo cambiamento nel ultima fatica degli svedesi mi ricorda molto quella di tante altre band e mi piace ricordare quella che ebbero gli inglesi Anathema passati da un death-doom a una sorta di alternative-rock di altissima fattura. ovviamente il tempo dirà se questa scelta sia definitiva e se porterà fortuna al combo scandinavo, ma personalmente avrei preferito più che questo album fosse realizzato come progetto solista del cantante (che reputo il maggior indiziato in questa svolta stilistica) e che gli Opeth avessero proseguito nel loro discorso musicale cercando nuove soluzioni ma rimanendo nel loro ambito musicale. Vabbè è andata così, "De gustibus". P.s.Ho espresso un giudizio da fan e ascoltatore di lunga data (si sono ormai 22 anni!!!) e non entro nello specifico delle canzoni per incompetenza con il pentagramma!!! ovviamente. Voto 7
1. Heritage 2. The Devil’s Orchard 3. I Feel The Dark 4. Slither 5. Nepenthe 6. Haxprocess 7. Famine 8. The Lines In My Hand 9. Folklore 10. Marrow Of The Earth